Struttura Piscina
Questa sezione vi aiuterà a conoscere meglio come è composta una piscina, a scoprire i differenti modi in cui può essere costruita, per indirizzare al meglio il vostro acquisto. “Fate un tuffo” anche voi nelle diverse sezioni di questa pagina: troverete indicazioni utili per rendere più semplice la vostra scelta.
Il Top per l’elasticità e robustezza in un’unica struttura.
L’utilizzo di pannelli in acciaio inox modulare, rivestiti direttamente in fabbrica con uno strato in PVC laminato a caldo (rivoluzionario brevetto proprio della tecnologia Myrtha di Piscine Castiglione) consente di unire i vantaggi della libertà progettuale del calcestruzzo alla velocità di costruzione tipica delle piscine prefabbricate.
Con una struttura autoportante e antisismica che offre garanzia di lunghissima durata, particolarmente adeguata, grazie alla sua ridotta incidenza di peso sul terreno, per essere utilizzata anche per realizzare, ad esempio, piscine su attici e terrazzi. Ideale per resistere alla pressione dell’acqua e del terreno di rinterro. Attualmente, il top nel settore per solidità strutturale.
Il grande stile alla portata di tutti. Nel modo più semplice, dal progetto all’installazione.
Con la garanzia di realizzare impianti con:
- Risultato estetico ineccepibile
- Solidità costruttiva superiore
- Installazione più rapida e semplificata
- Significativo contenimento dei costi sia di manodopera che di manutenzione
Il sistema più tradizionale ma con minori garanzie di efficienza.
Il cemento armato è stato il sistema più utilizzato, fino a qualche decennio fa, per la costruzione delle piscine. Un sistema che offre un’ampia libertà progettuale, ma oggi meno diffuso a causa dei numerosi inconvenienti che presenta: maggiori tempi e costi di realizzo, maggiori spese di manutenzione periodica, minore garanzia di durata, dovuta all’elevato rischio di corrosione della struttura.
Il calcestruzzo, infatti, di per sé non tiene l’acqua. Per renderlo idoneo alla costruzione di una piscina, deve perciò essere realizzato come un monolite con dimensioni e accorgimenti tali da evitare la formazione di fessure: doppia armatura in ferro incrociata, giunti di dilatazione, intonaco idrofugo. Questo perché la piscina deve essere immune anche dalle più piccole crepe. La presenza di microfessure (possibili anche per ritiro del cemento durante la fase di maturazione o per piccoli assestamenti del terreno), infatti, è sufficiente per permettere all’acqua aggressiva della piscina di attaccare il ferro dell’armatura, che si gonfia a causa dell’ossidazione e, per via dell’azione della ruggine, tende nel tempo a corrodersi e spaccarsi.
La tecnologia più economica.
Ottimo impatto estetico a forte rischio di deterioramento.
Le vasche con stampi predefiniti in vetroresina hanno un aspetto molto gradevole a primo impatto, oltre ad offrire una percezione immediata della piscina finita. Negli anni, però, perdono lucentezza e si degradano facilmente a causa della veloce usura dello strato superficiale del loro rivestimento, il gelcoat.
La vetroresina comincia, così, ad assorbire acqua, a gonfiarsi e, di conseguenza, la piscina si deteriora. Hanno, inoltre, lo svantaggio di avere una scarsa possibilità di personalizzazione e di richiedere maggiori costi e difficoltà di trasporto (con elicottero o altri mezzi speciali).