Impianti Filtrazione Acqua
Questa sezione vi aiuterà a conoscere meglio come è composta una piscina, a scoprire i differenti modi in cui può essere costruita, per indirizzare al meglio il vostro acquisto. “Fate un tuffo” anche voi nelle diverse sezioni di questa pagina: troverete indicazioni utili per rendere più semplice la vostra scelta.
Per valutare un buon impianto (determinante per il corretto utilizzo della piscina) è necessario tenere conto di alcuni elementi fondamentali:
- Tempo di ricircolo: l’acqua di una piscina viene sostituita al massimo una volta per stagione, e quindi deve essere costantemente filtrata e disinfettata. Un buon impianto effettua il ricircolo completo dell’acqua in 4/5 ore.
- Distribuzione dell’acqua in vasca: per assicurare un ricambio omogeneo dell’acqua il sistema migliore è quello dell’utilizzo di bocchette di immissione e aspirazione multiple, distribuite uniformemente nella vasca in modo da evitare possibili zone di ristagno.
- Velocità di filtrazione: è determinante per la qualità della depurazione. Infatti, più lentamente l’acqua passa nel filtro, migliore sarà la filtrazione a cui viene sottoposta. Il parametro ideale prevede il passaggio dell’acqua nel sistema filtrante ad un velocità non superiore ai 30 m/h (metri cubi all’ora per ogni metro quadro di superficie filtrante).
- Disposizione degli accessori di ricircolo: la corretta e uniforme distribuzione (secondo i principi dell’idrodinamica) di bocchette e skimmer influisce significativamente sul grado di pulizia dell’acqua. Per questo, le aperture devono essere posizionate in maniera ottimale e in numero sufficiente, tale da consentire una perfetta e omogenea filtrazione di tutta l’acqua della vasca.
Di seguito i principali e più efficienti impianti di ricircolo per la piscina.
Il sistema più pratico ed economico per la pulizia dell’acqua.
Gli skimmer sono finestrelle integrate lungo il bordo superiore della vasca, che raccolgono l’acqua e la inviano, mediante una pompa aspirante, al filtro a sabbia per poi reintrodurla, dopo opportuna addizionatura con cloro o altro agente disinfettante, nuovamente in piscina attraverso bocchette di mandata. È un sistema molto semplice, economico e, per questo, molto diffuso, in particolare per le piscine residenziali. Richiede, però, una maggiore cura e attenzione per evitare zone di ristagno e il rischio che foglie o altri oggetti galleggianti non vengano eliminati velocemente dalla superficie dell’acqua. Oltre a presentare l’inconveniente del minor effetto estetico, dovuto alla distanza (12-15 cm) fra bordo della piscina e livello dell’acqua.
Igiene ottimale e raffinato effetto “a specchio”.
Nel sistema a bordo sfioratore, l’acqua della piscina fluisce nel canale perimetrale e da questo si riversa in una “vasca di compenso”.
Da qui l’acqua viene aspirata dall’impianto di filtrazione e reinviata in piscina. È il sistema migliore, sia dal punto di vista igienico-funzionale che estetico. Infatti, far tracimare continuamente l’acqua nel canale di sfioro è la soluzione più adatta per rimuovere il più velocemente possibile i residui organici (polvere, insetti, foglie) galleggianti in superficie. Col sistema a sfioro, inoltre, l’acqua rimane allo stesso livello della pavimentazione circostante, creando un effetto “a specchio” di grande impatto visivo. Nuotare in vasca significa, perciò, sentirsi completamente immersi nell’ambiente circostante, senza limiti al campo visivo.
Un’immersione spettacolare nel paesaggio.
Lo sfioro a cascata è una variante molto scenografica del bordo sfioratore, indicata soprattutto nei casi di terreni degradanti con panorami suggestivi, come ad esempio il mare. La tracimazione a sbalzo con bordo sfioratore sul lato esterno della piscina consente una vera e propria apertura sul cielo e sul paesaggio circostante, con il suggestivo effetto visivo dovuto al fondersi dell’acqua con la linea dell’orizzonte.
Il top della tecnologia nella sua forma più accessibile.
La piscina a sfioro è un sistema più complesso di quello a skimmer, ed anche più costoso.
Un lusso oggi più alla portata di tutti, grazie all’innovativa tecnologia dello sfioro integrato di Piscine Castiglione. Infatti, la combinazione tra un locale tecnico e una vasca di compenso prefabbricati, interrati in giardino, permette di evitare onerose e complesse opere murarie, oltre che di semplificare e ridurre notevolmente i costi.
Una breve sintesi anche dei sistemi di filtrazione attualmente in commercio:
- Filtri a letto minerale (sabbia quarzifera, granuli vetrosi): rappresentano il sistema di filtrazione più utilizzato sia in piscine pubbliche che private, per via dei numerosi vantaggi che offrono, fra cui: buon livello di depurazione, facile manutenzione, lunga durata, ampio intervallo di tempo fra una pulizia e l’altra, robustezza e semplicità, ottimo rapporto qualitàprezzo. In particolare, è in costante crescita l’uso, pur se più oneroso, di sistemi filtranti composti da particelle di vetro.
- Filtri a diatomee (farina fossile): hanno un’ottima efficacia filtrante grazie alla finezza della farina e al suo elevato potere di trattenere tutte le impurità. Per contro, però, richiedono un sistema d’utilizzo e manutenzione decisamente più complicato che li rende poco apprezzati in Italia.
- Filtri a cartuccia: la filtrazione avviene mediante una cartuccia cilindrica a base di cellulosa e poliammide.
Hanno un buona efficacia filtrante, basso costo iniziale e circuito idraulico più semplice, ma presentano lo svantaggio di sporcarsi molto presto. Richiedono, quindi, una maggiore frequenza e maggiori costi di manutenzione. Oltre all’inconveniente di dover utilizzare, per la pulizia dell’acqua, solo alcuni specifici tipi di prodotti disinfettanti. Per questo, si prestano meglio ad essere usati in piscine di piccole dimensioni, soprattutto in vasche fuori terra o per bambini, oppure in SPA.